Il miracolo della vita


"Il miracolo della vita" Veronica Zinzani

La fiera dei miracoli

Un miracolo comune:
l’accadere di molti miracoli comuni.
Un miracolo normale:
l’abbaiare di cani invisibili
nel silenzio della notte.
Un miracolo fra tanti:
una piccola nuvola svolazzante,
che riesce a nascondere una grande pesante luna.
Più miracoli in uno:
un ontano riflesso sull’acqua
e che sia girato da destra a sinistra,
e che cresca con la chioma in giù,
e non raggiunga affatto il fondo
benché l’acqua sia poco profonda.
Un miracolo all’ordine del giorno:
venti abbastanza deboli e moderati,
impetuosi durante le tempeste.
Un miracolo alla buona:
le mucche sono mucche.
Un altro non peggiore:
proprio questo frutteto
proprio da questo nocciolo.
Un miracolo senza frac nero e cilindro:
bianchi colombi che si alzano in volo.
Un miracolo – e come chiamarlo altrimenti:
oggi il sole è sorto alle 3,14
e tramonterà alle 20.01
Un miracolo che non stupisce quanto dovrebbe:
la mano ha in verità meno di sei dita,
però più di quattro.
Un miracolo, basta guardarsi intorno:
il mondo onnipresente.

Un miracolo supplementare, come ogni cosa:
l’inimmaginabile è immaginabile.

Wislawa  Szymborska


...Un miracolo inimmaginabile:
sentire una vita che cresce dentro 
quando credevi che fosse una gioia 
non destinata a una donna dalla pancia ormai muta da anni.

Quel miracolo è qui, il suo cuore batte in me da quattro mesi!!

L'inimmaginabile è immaginabile.

L'abbiamo tenuto preziosamente segreto perché volevamo vivere solo noi due questi primi mesi così speciali, così pieni di infinite emozioni e paure, così intensi e carichi di lacrime e sorrisi increduli. 

Sono stati giorni bellissimi e insieme faticosi per via dei cattivi pensieri da dover cacciare via in ogni momento e della gioia da dover reprimere per paura che gioire troppo significasse poi dover soffrire.

Abbiamo pensato tanto a noi, alla nostra storia, e mille volte ci siamo chiesti cosa fosse cambiato ora rispetto a tutti gli anni passati... e niente...non ci sono spiegazioni se non che questo forse era il nostro momento, il nostro destino doveva incrociare quello del nostro bambino ora, solo ora e non prima.

...Il nostro bambino... sì perché è un maschietto!!  :)))

Non scrivo da tanto e non leggo più i vostri blog ormai da mesi... scelta dovuta alla voglia di non pensare più a nulla che fosse legato alla ricerca e alla maternità, voglia di ricominciare, libera da quelle "catene" che mi tenevano stretta e non mi consentivano di andare avanti e di riprendere la mia vita, quella vita a due che era il presente e non andava trascurata né vissuta solo in funzione di un futuro che non era quello immaginato. 
Spero non me ne vogliate.

Piano piano ci sono riuscita, sono tornata a godermi a pieno la mia vita di coppia, con quell'intensità e la libertà di amarsi senza necessariamente un fine. Ed ero finalmente serena, anche grazie all'arrivo della nostra Saki tutto stava procedendo come volevo, con la leggerezza e l'equilibrio che da troppo tempo ci mancavano.

E in quel momento è arrivato LUI. 
Così, proprio quando non lo aspettavamo. 
È arrivato a sorpresa, per far sobbalzare i nostri cuori all'improvviso.
E da allora il tempo scorre lento, di giorno c'è sempre il sole e ogni notte è piena di stelle.

Ho pensato fosse bello tornare a raccontarvi il miracolo.

Quel miracolo della vita che non immaginavo più di poter vivere.




SAKI




Oggi un anno fa nasceva la nostra Saki 咲希' .
Il suo nome in giapponese è composto da 咲 (sa) "fiore" e 希' (ki) "speranza" e l'abbiamo scelto perchè ci piaceva pensare che lei sarebbe stata il nostro "bocciolo di speranza".

Non l'ho vista nascere, non l'ho guardata crescere nei suoi primi mesi di vita, ma quando per la prima volta i suoi occhi dolci hanno incrociato i miei (il 16 giugno) lei aveva settanta giorni ed è stato come se tutto cominciasse in quel momento, perchè sì, la nostra NUOVA VITA cominciava in quel momento. 
Erano due sorelline, ma io e MrSun non abbiamo avuto dubbi... lei era la più magrolina, la meno spavalda, la più riservata, ci guardava fisso, con i suoi occhi bellissimi, ed era come se ci dicesse "vi stavo aspettando!"... era lei che sarebbe tornata a casa con noi.

A metà maggio una sera, seduta sul divano, con la testa poggiata sulla spalla di MrSun, gli occhi lucidi e la pancia vuota, gli ho detto "Prendiamo quel cagnolino che da tanto desideri!"... lui me lo chiedeva da quando abbiamo messo piede nella nostra casa, ma io gli ho sempre detto di no, che un cane non faceva per me.

Quello però era il momento, mi sentivo pronta ad accoglierlo, volevo fortemente che tutto l'amore che avevamo dentro non andasse perduto, ma fosse canalizzato e ci desse gioia e non solo dolore.
Perchè la cosa più brutta è dover spegnere quell'esplosione di emozioni bellissime che senti nella testa, nella pancia, nel cuore, dover smettere da un giorno all'altro di alimentarle e buttarci su un secchio d'acqua ghiacciata così che smettano di bruciare così tanto.
Ma non finisce così, perchè poi ti senti comunque svuotata, prosciugata, arida, inutile.

Questa volta no, questa volta ci sarebbe stata lei, questa volta il nostro amore non sarebbe stato spento.

Lei è il raggio di luce del sole, della luna e delle stelle che sono tornate a splendere, è colori e musica, sorrisi e giochi, commozione e gioia. Nulla è più come prima.
Non siamo più soli.

E questo giorno, il giorno in cui è nata, voglio celebrarlo, perchè lei è nata per far rinascere noi. :)


Auguri piccolina!! <3

In attesa di ripartire


Questo non è un buon momento economicamente parlando... MrSun avendo un lavoro indipendente stringe i denti e prova a coprire almeno le spese per non affondare e io col mio stipendio cerco di far fronte a tutto, senza gravare su di lui.
Solo che poi le uscite improvvise non mancano mai!
Ho cominciato l'anno andando dal dentista, che mi sta rifacendo una capsula e sistemando svariate carie, con i costi che potete immaginare! Per fortuna è un amico di MrSun e mi è venuto incontro, dandomi la possibilità di pagare un pochino per volta...
Poi tra marzo e aprile ci sono tre assicurazioni, senza contare il mutuo che incombe ogni mese.

Ergo... quando provo a prospettare al marito l'idea di un ritorno a Chianciano mi guarda tra il disperato e il dispiaciuto e non risponde. In effetti è dura. Tra visite, esami, analisi, medicine, viaggi e poi tutto, bisogna avere a disposizione una cifra che, sebbene non sia altissima, essendo il centro convenzionato, ora non possiamo permetterci! Così aspetto.

Cerchiamo di riprendere un po' d'aria e se tra maggio e giugno riusciamo a toglierci di dosso varie zavorre forse ripartiamo! :)

In questi mesi ci siamo affidati alla natura, sperando ancora in lei, nonostante tutto, e ovviamente siamo stati disillusi.
Ancora, e ancora, e ancora...
Non ci sono più pianti però, né domande senza risposte.
Solo accettazione. E' così e basta.
Devo necessariamente indurirmi, essere pronta a tutto.
Mi consola il pensiero che abbiamo ancora almeno un altro appuntamento con la scienza, riserva ovarica permettendo. E questo è un chiaro sintomo di febbre della ricerca ancora in corso!!

Nel frattempo si vive, con un ritmo a volte lento a volte rock.

E si cerca sempre di alimentare l'amore, continuando a sognare ma facendo anche le prove generali di una vita a due... anzi a tre!! Perché ora c'è la nostra cagnolina, di cui vi parlerò presto, che ovviamente salirà con noi sul furgoncino giallo... in cerca di te.


Dove mi porta il cuore



Quando ho aperto questo blog era un momento difficile per me, ero ferma, incapace di comprendere fino in fondo quello che mi stava accadendo, mi sentivo persa nel buio.
Qui ho cercato la luce. E qui quella luce l'ho trovata, perchè ho incontrato voi e le vostre storie tanto vicine alla mia da non farmi più sentire sola, pazza, aliena. Raccontarmi è stato terapeutico.
Non ho più avuto paura.

Mi sono svegliata, mi sono ritrovata, ho affrontato il buio e provato l'emozione immensa e fortissima di sentirmi mamma, anche se per pochissimo.

Poi mi sono lasciata andare, mi sono sentita svuotata e inutile.
Mi sono chiusa in me stessa. Condividere lo sentivo come un peso, tirar fuori quello che provavo significava rinnovare il dolore e dargli forza.
Così sono andata avanti con la mia vita frenetica, lavorando, prendendomi cura di mio marito e della mia adorabile boxerina, non pensando.

Lo confesso... ho letto poco anche di voi... mi sono volutamente staccata da quel mondo che tanto mi aveva dato ma che ritrovare, con infinite gioie o tristi delusioni, mi procurava sofferenza. E sono passati quattro mesi.

Ho pensato di chiudere questo mio spazio virtuale diverse volte, ma non ne ho avuto il coraggio, perchè come dicevo da Sandra (che mi ha dato uno scossone col suo post!) farlo avrebbe significato spegnere per sempre la luce sul palco di un sogno. E invece quel sogno, nonostante tutti i miei sforzi per cancellarlo, è ancora lì.

Ora va un pó meglio. Ma sono ogni giorno alla ricerca di luce.
La cerco ovunque e vado dove mi porta il cuore...
...ecco perchè sono di nuovo qui.
Non so quanto riusciró a essere costante e presente ma ci proveró.
Vorrei chiudere questo blog solo quando riusciró a rispondere, in un modo o nell'altro, definitivamente, alla domanda che mi sono posta aprendolo, sarò mammaononmamma?
E quando avró la risposta, qualunque essa sia, saró felice di condividerla con voi!

Ora immagino di riabbracciarvi una ad una... come quando non ci si incontra da tanto e si ha proprio voglia di farlo! <3


Non sono sola



Le giornate scorrono veloci, troppo veloci. E ogni giorno è uguale a quello precedente. 
La sera quando poso la testa sul cuscino e penso a quello che ho fatto mi propongo di cambiare il mio spirito, di cercare gioia in qualcosa, per non sentire solo il peso di lavoro, stress, corse, rabbia, insoddisfazione, mia e di chi mi sta accanto. Ma poi non ci riesco. 
La mia positività vacilla. Aumenta la stanchezza.

E questa stanchezza ci allontana dall'idea di ricominciare con visite, esami, dottori, cliniche, punture, attese, sogni. No. Non possiamo farcela. 

E non m'importa dell'inesorabilità del tempo, non me la sento di lasciare inascoltati i nostri bisogni ora. Ci diamo tempo. Aspettiamo il nuovo anno.
E vedremo poi cosa diranno i nostri cuori.
Perchè la volontà è importante, le scelte sono importanti, certo, ma io credo anche che se è scritto che una cosa dovrà accadere, accadrà e basta. 

Oppure no.

Per cui ora mi focalizzo su di me, su questi tempi difficili, in cui riuscire a staccare la spina non è semplice e ci vuole più forza per combattere la tristezza e cercare il bello, perchè intorno c'è troppa "sporcizia", troppa sofferenza, troppa ingiustizia.

Nei miei ritagli di tempo leggo, cucino, coccolo la mia cagnolina, guardo le serie tv o i film che mi sono persa al cinema. Sono molto casalinga. 

Ho poca voglia di uscite mondane. E anche pochi soldi. Ma va bene così. 
Non m'importa. Vorrei solo essere serena, alzarmi col sorriso e andare a letto col cuore in pace. Desiderio comune immagino...

Oggi ho una visita di controllo dalla mia ginecologa romana e il pap test annuale. 
Lei è stata così carina al telefono...non ci parlavamo dal giorno delle beta...l'ho sentita vicina, comprensiva, affettuosa. 
Ha chiuso dicendomi "ti abbraccio forte". E io l'ho apprezzato molto perchè ora ho bisogno di sentirmi coccolata. A volte ho la sensazione che nessuno abbia voglia di ascoltarmi... meglio evitare, parliamo d'altro, parliamo sempre e solo di voi tanto io ci sono, sorrido, sto bene.

Mi consola però sapere di non essere sola, in fondo, perchè ci sono tante donne che sentono quello che sento io e perchè in generale la serenità è proprio difficile da raggiungere, soprattutto in questo momento storico in cui ogni cosa è precaria e la meravigliosa terra che abbiamo sotto i piedi traballa, vorrebbe inghiottire questa umanità distratta, incapace, superficiale, insensibile.




L'arcobaleno




No, non ho smesso di pensarci, no.
 

Perchè ogni mese quando la data del ciclo si avvicina, lì, giù, in fondo al cuore nasce una scintilla di speranza. E per quanto io mi sforzi di non pensarci, riempiendo l'altra parte di cuore di mille emozioni più o meno felici e provando a schiacciare la scintilla... no, non ci riesco.
 

Perchè col passare dei giorni la scintilla cresce, alimentata dai soliti fantasintomi che non nascono dalla testa, ma direttamente dal cuore e allora non sono brava a gestirli.
 

Perchè per fortuna intorno a me ci sono tante amiche vicine e lontane che annunciano con gioia il lieto evento e giuro, gioisco per loro che non conoscono il mio dolore, ma sì, piango ancora per me, nonostante cerchi di trattenerle queste lacrime, che più passa il tempo più diventano pesanti.
 

Perchè mentre scrivo, in metro, seduta davanti a me, c'è una mamma che gioca con la figlia a "sasso carta forbici" e mi sale in gola una dolce tenerezza.

Perchè dopo tanti giorni di pioggia quando vedo all'improvviso l'arcobaleno, penso che sì, forse è un segno propizio.
 

Ma no. Che stupida sei. 
I dolori e il sangue sono lì dietro l'angolo. Anche se ti ostini a non vederli.
E dovresti saperlo bambina che l'arcobaleno è questione di un attimo, basta girare lo sguardo e... Pouf! Svanito tra le nubi.




La mia estate



È stata riposo, dolci coccole e chiacchiere in famiglia, col mio nipotino sempre sorridente che non smetteva di cercarmi, grandi abbuffate di deliziosi prodotti dell'orto, melanzane, zucchine, cetrioli, insalate, peperoni verdi e friggitelli e poi i fichi eccezionali dell'albero tanto amato dal nonno, di cui ora si prende cura la mia mamma... e ancora il pesce fresco cucinato dal mio papà e i sublimi formaggi acquistati direttamente in fattoria...insomma un'esplosione di emozioni e sapori della mia terra, quella che mi fa sentire a casa. 
Protetta, felice.

Giorni lenti e pieni.

Lì in campagna, a 600 mt dal mare, non ci sono ripetitori e i telefoni spesso non hanno linea...internet poi neanche a parlarne! E allora ho staccato da tutto e tutti, ho passeggiato, letto, guardato le stelle nelle notti in cui il silenzio era rotto solo dal fruscio degli alberi, incontrato vecchi amici con i loro bambini appena nati e riso insieme per questa gioia che comprendo profondamente, nonostante non sia mia. 
Mi sono scaldata al sole e contemplato il mio mare.

Mi sono innamorata ogni giorno di mio marito e mi sono resa conto di quanto noi siamo proprio come quei due della canzone che MrSun mi ha canticchiato continuamente..."come l'asino ed il bue, come il bianco e il nero, come una bicicletta che va...tra mille girasoli...verso una piccola abbazia dove ogni giorno che vivró ti sposeró"...

Un'estate amorosa.

Sono rientrata con tante promesse a me stessa che spero di mantenere e, lo dico sottovoce... con la voglia di crederci ancora.